Il vaso di pandora è stato aperto.
La metà di noi non pensa più in modo razionale. La domanda è: quando arriveremo al punto che quello che stiamo perdendo è maggiore di quello che stiamo guadagnando?
Un recente servizio di Presa Diretta su RAI3 – Analfabetismo e propaganda – ha analizzato in profondità le trasformazioni della nostra capacità di capire, memorizzare, ragionare, essere cittadini liberi.
Le emozioni negative stanno diventando predominanti rispetto a quelle positive. Il pensiero “veloce” porta a categorizzazioni semplici. Odiare è molto più facile che cercare di capire.
Stiamo addestrando i nostri cervelli a pensare saltando da una idea all’altra, così come passiamo da un link all’altro. Non esercitiamo più i nostri cervelli a pensare in profondità, a porre domande in modo dettagliato, a essere riflessivi. Non ci fermiamo più a ponderare le questioni, ci limitiamo solo a guardare on line a grande velocità. La conseguenza è che stiamo diventando delle creature solo reattive.
È bellissimo avere accesso a molte informazioni, ma se non esercitiamo mai la logica e la ragione siamo nei guai.